Humani Generis, l’errore va combattuto

Il 12 agosto 1950 il ven. Pio XII promulgava l’Humani Generis, un’enciclica “circa alcune false opinioni che minacciano di sovvertire i fondamenti della dottrina cattolica”. Si tratta di un documento di grande attualità, che dà le coordinate per un retto rapporto tra fede e ragione, e indica il compito di filosofi e teologi cattolici di fronte al pensiero moderno.

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Pastore Angelico. Una vita e un magistero ancora a servizio della Chiesa

Se il dibattito storico sulla figura del venerabile Pio XII, non sempre sereno, ha trascurato molti aspetti del suo ammirabile pontificato, vogliamo offrire l’occasione per un maggior approfondimento, ponendo alcune domande all’avvocato Emilio Artiglieri.

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Pio XII, il grande dimenticato della Dottrina sociale

Sul piano formale Pio XII non ha scritto encicliche sociali nello stretto senso del termine, ma come tutti sanno, ha pronunciato dei memorabili Messaggi natalizi radiofonici che valgono come delle encicliche sociali. Vale la pena rileggere soprattutto quelli del 1941 e del 1944.

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Pio XII ci spiega il dogma dell’Assunta

L’1 novembre 1950 Pio XII definì solennemente il dogma dell’Assunzione di Maria in anima e corpo, confermando una verità profondamente radicata nel cuore dei fedeli, insita nelle Sacre Scritture, celebrata nella liturgia e insegnata dai teologi fin dai primi secoli del Cristianesimo.

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Papa Pio XII volle San Giuseppe patrono dei lavoratori

Il 1° maggio del 1955 il venerabile papa Pio XII istituì la festa di “San Giuseppe artigiano” (oggi memoria di San Giuseppe lavoratore) per aiutare i lavoratori a non perdere di vista il senso cristiano del lavoro, così pienamente incarnato nell’umile falegname di Nazareth e glorioso padre putativo di Gesù.

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Pio XII, il papa liturgo e profeta dimenticato

Quando si pensa ai papi e alla liturgia, di rado viene il nome di Pio XII, un papa che in realtà per la stessa liturgia ha avuto un ruolo di primo piano. La sua opera e il suo magistero, del resto, si esplicano in vari documenti ed azioni che avranno poi influenza sui documenti conciliari.

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Et Verbum caro factum est (Joan I, 1)

«I cristiani dovrebbero sapere meglio degli altri che il Figlio di Dio fatto uomo è l’unico saldo sostegno della umanità anche nella vita sociale e storica»: Magistero del Venerabile Papa Pio XII.

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«La vita umana innocente, in qualsiasi condizione si trovi, è sottratta, dal primo istante della sua esistenza, a qualunque diretto attacco volontario. È questo un fondamentale diritto della persona umana, di valore generale nella concezione cristiana della vita; valido così per la vita ancora nascosta nel seno della madre, come per la vita già sbocciata fuori di lei; così contro l’aborto diretto, come contro la diretta occasione del bambino prima, durante e dopo il parto. Per quanto fondata possa essere la distinzione fra quei diversi momenti dello sviluppo della vita nata o non ancora nata per il diritto profano ed ecclesiastico e per alcune conseguenze civili e penali, — secondo la legge morale, si tratta in tutti quei casi di un grave e illecito attentato alla inviolabile vita umana.

Questo principio vale per la vita del bambino, come per quella della madre. Mai e in nessun caso la Chiesa ha insegnato che la vita del bambino deve essere preferita a quella della madre. È erroneo impostare la questione con questa alternativa : o la vita del bambino o quella della madre. No; né la vita della madre, né quella del bambino, possono essere sottoposte a un atto di diretta soppressione. Per l’una parte e per l’altra la esigenza non può essere che una sola: fare ogni sforzo per salvare la vita di ambedue, della madre e del bambino (cfr. Pii XI Encycl. “Casti Connubii”, 31 dec. 1930 – Acta Ap. Sedis vol. 2 2 , pagg. 562-563).

È una delle più belle e nobili aspirazioni della medicina il cercare sempre nuove vie per assicurare la vita di entrambi. Che se, nonostante tutti i progressi della scienza, rimangono ancora, e rimarranno in futuro, casi in cui si debba contare con la morte della madre, quando questa vuol condurre fino alla nascita la vita che porta in sé, e non distruggerla in violazione del comandamento di Dio: non uccidere! — altro non resta all’uomo, che fino all’ultimo momento si sforzerà di aiutare e di salvare, se non d’inchinarsi con rispetto dinanzi alle leggi della natura e alle disposizioni della divina Provvidenza»

VEN. PAPA PIO XII (1939-1958)

(Discorso ai partecipanti al convegno del Fronte della Famiglia e dell’Associazione delle Famiglie, 27-11-1957)